Il pavimento pelvico si trova nella parte più bassa dell’addome, ed è un’amaca che supporta gli organi che vi si poggiano direttamente: vescica, retto, vagina e utero. La sua funzione gestisce le attività finali di questi tre organi quali minzione (atto di urinare), attività sessuale, parto, e evacuazione rettale. Gli organi di questa regione convivono in equilibrio e sono correlati fra loro. I sintomi delle disfunzioni di questo apparato possono essere difficilmente riconoscibili, ci vuole uno specialista per individuarne l’effettiva causa: non è difficile scambiare una cistite per una contrattura pelvica o il primo stadio di un prolasso per un’incontinenza. Le cause di questi deterioramenti possono essere: attività ad alto impatto fisico, gravidanza, menopausa, patologie infettive (batteri e virus a trasmissione sessuale e non), o conseguenze di interventi. Quando si presentano anomalie o dolori, è importantissimo parlare subito con lo specialista che indica quale piano terapeutico personalizzato seguire (riabilitazione o in alcuni casi, chirurgia) prima che degeneri ad uno stadio più avanzato. La prevenzione svolge un ruolo fondamentale in questo quadro, soprattutto in preparazione agli avvenimenti più importanti: gravidanza, menopausa o l’abitudine ad un’attività ad alto impatto fisico (sportiva o lavorativa). Un corretto stile di vita, abitudini igieniche consapevoli, attività di prevenzione e l’informazione sulle soluzioni, sono le migliori armi per evitare l’insorgere di disfunzioni dell’apparato uro-genitale e del pavimento pelvico. E’ quindi facile comprendere che “piccoli inconvenienti” come piccole perdite urinarie, cistite, bruciore e prurito vaginale o un senso di pesantezza nella zona pelvica non vadano sottovalutati, perché sono segnali dell’inizio di disfunzioni. Queste influiscono in maniera negativa sulla vita quotidiana della Donna, costringendola ad acquisire comportamenti fortemente condizionati nella sfera affettiva, lavorativa, di relazione e sessuale. Allora basta vergognarsi e nascondersi: essere consapevoli del prorio corpo, parlare con uno specialista e risolvere il problema sono la strategia per dire:
Di seguito è descritta una semplice definizione di ogni organo e le più comuni disfunzioni da cui è affetto. Ciononostante è fondamentale, nel caso si noti la presenza di uno dei sintomi parlarne direttamente con lo specialista. I dottori di A.I.U.G. sono medici specializzati che hanno in comune con la donna lo stesso obiettivo: risolvere il problema!
Pavimento pelvico
Il pavimento pelvico è composto da legamenti, tessuto connettivo, fasce nervose e muscolari. I muscoli del pavimento pelvico sono per lo più volontari, cioè la Donna ne può gestire volontariamente la contrazione. Questo organo forma un tutt’uno a livello funzionale con gli altri organi pelvici, ed ha quattro finalità:
CONTENITIVA: permette agli organi di non scivolare verso il basso spinti della forza di gravità dovuta alla posizione eretta della Donna. Sotto sforzo protegge le visceri alleviando la pressione sugli organi e li mantiene in sede esercitando la funzione statica.
EIETTIVA: attraverso il pavimento pelvico passano gli sfinteri (parte finale) della vescica e dell’ano. I muscoli del pavimento pelvico gestiscono, secondo la volontà dell’individuo la fuoriuscita di urine, feci e gas.
SESSUALE: la vagina è circondata dai muscoli del pavimento pelvico, che essendo muscoli volontari, rappresentano un elemento fondamentale per una vita sessuale soddisfacente.
ESPLETAMENTO DEL PARTO: il pavimento pelvico è il primario attore di questa attività. Il parto per via vaginale avviene attraverso questo organo destinato all’espulsione del feto insieme con le contrazioni dell’utero.
Principali malattie e disturbi di questo organo sono:
- Incontinenza urinaria: perdita involontaria di urina in momenti e luoghi non appropriati. E’ classificata in tre modi diversi:
- Incontinenza da urgenza: la perdita involontaria di urina è accompagnata da urgenza e provocata da contrazioni anomale della vescica.
- Incontinenza da sforzo: la perdita involontaria di urina è provocata da un aumento improvviso della pressione addominale (riso, sforzo, starnuto, tosse).
- Incontinenza mista: una combinazione fra le due forme precedenti.
- Incontinenza fecale: Perdita involontaria di gas e/o feci, in momenti e luoghi non appropriati. E’ classificata come segue:
- Incontinenza da stress: durante uno sforzo fisico.
- Incontinenza da urgenza: quando si avverte lo stimolo e non si riesce a contrastare la spinta.
- Incontinenza totale: Perdita di materiale fecale per danno di tutto il gruppo sfinteriale.
- Contrattura pelvica: contrattura dei muscoli del pavimento pelvico. Oltre ad essere dolorosa può provocare problemi all’uretra (canale di emissione delle urine), alla vagina e al retto, strozzandoli e rendendo difficili le attività di questi organi.
Vescica
E’ l’organo deputato alla raccolta delle urine e si trova nella zona anteriore del bacino, appoggiato al pavimento pelvico. Dal pavimento pelvico passa l’uretra, quel canale che permette di svuotare la vescica. I muscoli del pavimento pelvico sono quelli che permettono di rilasciare o trattenere l’urina a piacimento della persona, sono quindi muscoli volontari.
Principali malattie e disturbi di questo organo sono:
- Prolasso uretrale: scivolamento dell’uretra verso la vagina. Perdita della normale statica pelvica. Può essere una conseguenza di un danno al pavimento pelvico che perdendo tonicità consente lo scivolamento. In alcuni casi comporta sanguinamento, urgenza minzionale o pollachiuria (poca ma frequente emissione di urine, a volte accompagnate da bruciore).
- Prolasso vescicale: scivolamento della vescica verso la vagina. I sintomi di questa disfunzione sono cistiti ricorrenti, pollachiuria (poca ma frequente emissione di urine, a volte accompagnate da bruciore), nicturia (ripetuto bisogno di urinare durante la notte).
- Cistite: E’ un’infiammazione della vescica e può essere batterica o virale. I principali sintomi sono bruciore e difficoltà a urinare, dolore sovra pubico e possibile perdita di sangue con le urine. Questi stessi sintomi possono avere altre origini come eccessiva acidità o presenza di cristalli nelle urine. In ultima analisi vengono classificate e curate come cistite quelle patologie che non lo sono, ma presentano gli stessi sintomi, fra le altre la vulvodinia, la contrattura del pavimento pelvico e la cistite interstiziale.
- Cistite interstiziale: E’ un dolore pelvico cronico presente da oltre sei mesi. Tale dolore si associa a quelli della cistite, cioè esigenza di urinare spesso con urgenza e bruciore durante la minzione. A differenza della cistite classica nella cistite interstiziale l’esame delle urine mostra assenza di batteri per cui gli antibiotici che curano le cistiti batteriche sono totalmente inefficaci per la cistite interstiziale, anzi sono controproducenti andando ad alterare la flora batterica.. E’ una malattia lenta ma progressiva che determina a lungo andare un drammatico impatto sulla vita. Per questo motivo è riconosciuta come invalidante e prevede esenzione totale delle cure mediche. La buona notizia è che si tratta di una malattia rara. La causa sembra essere un assottigliamento della parete vescicale, la quale non è più in grado di gestire le sostanze irritanti contenute nelle urine, che quindi aggrediscono le pareti vescicali con un processo infiammatorio che raggiunge anche i nervi dell’organo. Questo ne spiega la natura dolorosa. Alla diagnosi di cistite interstiziale si arriva per esclusione delle altre patologie e si effettua presso i centri di riferimento per la cistite interstiziale presenti sul territorio nazionale.
Retto
Il retto è la parte finale dell’intestino crasso e accoglie una dilatazione, chiamata ampolla rettale, deputata alla raccolta delle feci che si appoggia sul pavimento pelvico. Al di sotto di questo si pone il canale anale atto all’evacuazione. Fra l’ampolla ed il canale c’è l’inserzione del muscolo elevatore dell’ano (fa parte dei muscoli del pavimento pelvico), designato al controllo dello sfintere anale e quindi alla continenza o rilascio delle feci e dei gas secondo la volontà della Donna.
Principali malattie e disturbi di questo organo sono:
- Prolasso del retto: discesa del retto verso la vagina. I principali sintomi riguardano la difficoltà ad evacuare, la presenza o comparsa di emorroidi, infezioni della mucosa anale e l’incontinenza fecale.
Vagina e Utero
Questi due organi appartengono all’apparato genitale femminile e si pongono fra la vescica ed il retto. La vagina attraversa le fasce muscolari del pavimento pelvico il quale entra in causa durante i rapporti sessuali e il parto.
Principali malattie e disturbi di questo organo sono:
- Prolasso vaginale: scivolamento verso il basso della vagina o spostamento dell’utero attraverso il canale vaginale. E’ causato da un cedimento delle strutture o del pavimento pelvico che ne sostiene il peso e garantisce la statica. Comporta dolori, difficoltà o impossibilità di avere rapporti sessuali e può causare incontinenza.
- Prolasso uterino: modificazione della posizione dell’utero dalla sua sede normale. Si accompagna a sintomi quali la pesantezza a livello pelvico e perdita di urina o, al contrario, ritenzione urinaria con conseguente infezione alla vescica; dolori addominali e durante i rapporti sessuali con possibilità di sanguinamenti. Può provocare sterilità.
- Vaginite: infiammazione della vagina, accompagnata spesso da infezione dell’utero. I sintomi riguardano bruciore e rossore della vulva accompagnato da prurito, gonfiore esterno e difficoltà ad urinare ed avere rapporti. Le principali cause di questa infiammazione sono una contaminazione fecale o per trasmissione sessuale.
- Vaginosi batterica: è un’infiammazione vaginale causata da un’alterazione della flora microbica presente nella vagina, causando perdite vaginali biancastre e maleodoranti.. Questo delicato microsistema comprende batteri, enzimi, acido lattico ed altri elementi che combinati insieme formano un ambiente sostanzialmente acido che rappresenta la più efficace barriera esistente contro aggressioni esterne di virus e batteri.
- Vulvodinia: si tratta di un’infiammazione dell’apertura vaginale e delle pareti adiacenti. E’ spesso correlata con la dispareunia e vaginismo.
- La dispareunia è il dolore che la Donna prova durante i rapporti sessuali, localizzato in superficie o in profondità. E’ anche il dolore che si può provare immediatamente dopo i rapporti sessuali. Le cause sono da ricercarsi in lacerazioni da parto, infezioni urinarie (per esempio la cistite), malattie di utero e ovaie, ridotta lubrificazione, malattie croniche intestinali e menopausa per l’effetto atrofico che ha sui tessuti.
- Il vaginismo è la contrattura involontaria dei muscoli vaginali e/o del pavimento pelvico circostante che comporta dolore, difficoltà o impossibilità ad avere rapporti sessuali, ed ha cause quasi esclusivamente psicologiche.
Queste sono le cause che più frequentemente portano ad una disfunzione dell’apparato uro-genitale e del pavimento pelvico. Per la Donna che si riconosca in una di queste cause, è importante rivolgersi allo specialista in uroginecologia anche in assenza di problemi, di modo che possa essere valutato l’effettivo grado di rischio a cui è sottoposta ed i trattamenti per prevenirlo. Normalmente si tratta di esercizi che aiutano a rinforzare o rilassare questo apparato. Ma sopratutto esercizi che migliorano la percezione fisica che la Donna ha di sé permettendole di giudicare, comprendere, ed intervenire grazie alle proprie competenze ed al proprio intimo sentire.
Attività ad alto impatto fisico
Sono tutte quelle attività sportive o meno, che stimolano frequentemente e per un tempo prolungato i muscoli addominali, determinando una pressione all’interno del bacino e dell’addome, dove il pavimento pelvico assorbe le forze d’impatto. In questi casi il pavimento pelvico e gli organi uro-genitali ricevono pressioni in forma continuativa e possono indebolirsi, dando vita ai primi sintomi di una disfunzione.
Alla Donna che pratica questo tipo di attività è fortemente consigliata una consapevole prevenzione. E’ importante parlare con lo specialista che possa consigliare quale attività preventiva sia più adeguata per il tipo di sforzo a cui l’addome della Donna è abitualmente sottoposto. Potrà essere consigliata su esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico nel caso questo sia sottoposto a stress, o tecniche di rilassamento nel caso l’attività svolta tenda a farlo contrarre in modo e tempi anomali, sarà lo specialista ad effettuare un’oggettiva valutazione.Gravidanza
La gravidanza normalmente è uno degli eventi eventi più belli e magici nella vita della Donna, ma risulta essere anche il più insidioso per il benessere dell’apparato uro-genitale e del pavimento pelvico. La gravidanza non è una malattia e non va trattata come tale. Certamente è un periodo che comporta dei cambiamenti accompagnati spesso da una certa fragilità emotiva. Ma il bimbo che viene al mondo richiede forze e salute, e non si possono disperdere troppe energie per rimediare dopo la nascita a problemi che si potevano evitare con un po' di prevenzione.
Durante la gravidanza si assiste a importanti cambiamenti dell’assetto ormonale e posturale. A causa della crescita del bambino, la gestante è obbligata a un riassetto per mantenere l’equilibrio che non è congeniale a mantenere la statica pelvica. Durante il parto per via vaginale il pavimento pelvico ed il perineo sono sottoposti a grandi forze di pressione e trazione, i muscoli pelvici sono distesi in direzione longitudinale e spinti lateralmente dalla testa del bambino. Questo comporta normalmente un assottigliamento delle strutture di sospensione, che può giungere ad una possibile rottura o al distacco della fascia muscolare (rarissimo). Per questi motivi si hanno comunemente disfunzioni perineali a breve termine e, più raramente quelle a lungo termine. Basta chiedere allo specialista in uroginecologia quali sia lo stato del proprio perineo e se è opportuno effettuare degli esercizi durante la gravidanza, che aiutino questa zona ad assorbire al meglio l’impatto di gestazione e parto.Menopausa
L’avvento della menopausa è un momento critico per la salute degli organi uro-genitali e del pavimento pelvico. Rappresenta una fase di transizione fisiologica che definisce la fine dell’età riproduttiva della Donna. La drastica riduzione degli estrogeni in circolazione determina una trasformazione in termini di elasticità e resistenza di tutto il tratto delle basse vie urinarie e del pavimento pelvico. Questo cambiamento dei tessuti può comportare un peggioramento dei danni precedentemente riportati (per esempio in gravidanza e parto) che, con la comparsa di patologie sistemiche tipiche dell’avanzare degli anni (bronchite cronica, stipsi, ecc), causano le tipiche disfunzioni degli organi uro-genitali e del pavimento pelvico. Prima fra tutte l’incontinenza urinaria da sforzo (tosse, starnuto, etc).